Istituto Scilla - Centro Marinaro Giorgio Cini
ora Istituto Professionale per le Attività Marittime Giorgio Cini
Isola di San Giorgio (San Marco)
Il Centro Marinaro Giorgio Cini fu creato nel 1952 sulla parte a
nord-est dell'isola di San Giorgio.
Il progetto di riassetto di quella vasta area di circa 20000 mq, di proprietà
demaniale, fu affidato allo studio dell'arch. Vietti. Esso comprendeva un
piccolo porto, una darsena, rive adatte per la cantieristica e per lo scalo
d'alaggio, e alcuni edifici fatiscenti che furono demoliti .
La sistemazione delle aree, delle rive, del piccolo porto e della darsena
furono compiute con il concorso del Magistrato alle Acque. Venne conservato
e consolidato il muro esterno dei vecchi magazzini prospicienti il piccolo
porto (verso San Marco) per il suo valore monumentale e paesistico.
Furono costruiti gli edifici per il Convitto, per la scuola di Avviamento,
per l'Istituto Professionale e per le officine, il Cantiere-scuola e
lo scalo alaggio, i campi sportivi, la piscina e la palestra per
un totale di 6249 mq di area coperta . L'Istituzione venne ben dotata di strumentazione,
di impianti e macchinari per l'insegnamento professionale e l'applicazione
pratica degli allievi alle varie specializzazioni e di una flottiglia di navi
scuola dove fare le crociere per le pratiche di mare.
A questo scopo furono acquistate la goletta Belem, costruita nel 1896
a Nantes in Francia, e ribattezzata Giorgio Cini, il panfilo San Giorgio
II Maggiore, una motonave Giorgio Cini II, il motopeschereccio Marinaretto.
La Fondazione Giorgio Cini aveva seguito le vicende degli orfani dei marinai
e pescatori dello Scilla che erano ritornati a Venezia dopo la guerra
ed erano ospitati in una vecchia sede della Gioventù Italiana in fondamenta
Briati.
Nella stessa area, in un altro edificio, erano stati sistemati anche gli orfani
dei partigiani dell'Istituto Biancotto. I rapporti di vicinato non erano buoni
anche perchè si confrontavano due impostazioni didattiche opposte,
autoritaria e severa quella marinara, democratica e autogestita quella del
Biancotto.
L'Istituto Scilla era però una associazione di fatto, priva di
personalità giuridica propria, fu quindi necessario costituirla in
ente morale e a ciò provvide la Fondazione, conferendole adeguato fondo
di dotazione e provvedendola di un capitale di avviamento. Così, con
decreto del Presidente della repubblica il 16 agosto 1952, lo "Scilla"
ebbe il riconoscimento giuridico, col nome di "Istituto Scilla per l'educazione
degli Orfani dei Marinai e Pescatori" e all'Istituto Scilla la Fondazione
consegnò, con piena autonomia di gestione e responsabilità,
il complesso immobiliare, mobiliare e navale del Centro Marinaro. Accolse
seicento ragazzi, fra interni ed esterni, orfani di marinai e pescatori.
La scuola di Avviamento Professionale inaugurata nel 1952 a
San Giorgio era una sezione staccata della scuola di Avviamento Sanudo.
Tra il 1952 e il 1956 essa si trasformò in Scuola di Avviamento G.
Cini mantenendo lo stesso preside della Sanudo, prof. Travaglia.
La Convenzione con l'Istituto Cini prevedeva un corso di perfezionamento di
1 o 2 anni alla Sanudo.
Nel 1956, con decreto del Presidente della Repubblica, venne istituito l'Istituto
Professionale di stato G. Cini, che sarà autonomo fino al 1972.
Con la legge sulla scuola media unica che trasformò tutti gli avviamenti
in scuola media, l'Avviamento Cini divenne Scuola Media G.Cini.
Vennero indirizzati gli alunni della Giudecca che però non furono accolti.
Nel 1964 si ebbe la fusione con gli ex corsi inferiori della scuola Vendramin
Corner, che si trovava a San Provolo, per diventare la scuola media Cini Vendramin
Corner.
Fu un'esperienza di breve durata perchè gli alunni, negli anni successivi,
furono indirizzati alle medie Vivaldi e Palladio.
Nel 1972 la preside Giuliana Bacchion concesse la darsena interna alla Compagnia
della Vela in cambio di corsi di vela per insegnanti ed alunni dell'Istituto
Professionale, ma gli accordi non vennero rispettati.
La piscina venne data in concessione prima alla Compagnia della Vela e poi
alla società Rari Nantes.
Oggi il Centro è sede dell'Istituto Professionale per le Attività
Marittime ed è accorpato all'Istituto Nautico Venier.